Hortus Incomptus | un piccolo giardino spettinato
6064
home,paged,page,page-id-6064,page-template,page-template-blog-standard-whole-post,page-template-blog-standard-whole-post-php,paged-2,page-paged-2,edgt-cpt-1.0.2,ajax_fade,page_not_loaded,,homa-ver-1.7, vertical_menu_with_scroll,smooth_scroll,blog_installed,wpb-js-composer js-comp-ver-4.12,vc_responsive
Leggi gli

ultimi articoli

Tulipani in vaso

tulipani1

Per ottenere quest’effetto occorre piantare i bulbi di tulipano su due strati. Si riempie un bel vaso capiente di comune terra da orto, senza letami o terricciati. Si dispongono i bulbi molto vicini su un primo letto a venti centimetri dal bordo; poi si aggiungono dieci centimetri di terreno e si adagiano i rimanenti bulbi, sempre a poca distanza l’uno dall’altro, a formare un secondo livello; infine, si procede a colmare la terracotta lasciando solo due dita dall’orlo. Si può concimare con un po’ di farina d’ossa, mischiandola al sostrato. In primavera, durante la fioritura, si possono sostenere i bulbi con fertilizzante liquido per bulbose oppure con un concime organico in polvere ricco di potassio (in tal caso è bene spargerlo appena spuntano le foglie). S’innaffia solo se non piove per parecchio tempo. Terminata la fioritura, le foglie vanno lasciate seccare del tutto, continuando a dare acqua senza esagerare. Tolto il fogliame, i vasi andrebbero tenuti asciutti fino all’autunno. Unico caveat: una volta piantumati, i vasi – già pesanti di loro – diventano di piombo; unica soluzione, se si è stati tanto imprudenti, lasciarli là dove sono stati allestiti, nel mio caso dai miei, che ora si godono il risultato che si vede in foto.

Read More

Tulipani: l’insuperabile grazia della semplicità

Da bambino mi son preso un’infatuazione potente per i tulipani. Ricordo l’emporio vicino a casa, che sentiva di mangimi, granaglie e pastoncino, dove in cambio della mia magra paghetta settimanale potevo avere tre-quattro patatine cuoriformi, protette da una tunica secca secca che ti si sfaldava tra le dita, con una promessa di germoglio in cima, a forma di virgola verde pallido. Ci andavo a marzo, ignorando che la stagione più idonea per piantare è l’autunno. Nella bottega non c’era molta scelta di forme o colori, e all’epoca – avrò avuto nove anni – mi piacevano le tinte allegre e sgargianti, perciò me ne tornavo a casa con bulbi che avrebbero portato corolle rosso scarlatto e giallo intenso. L’anno successivo s’imbastardivano e i fiori nuovi erano gialli con striature e arabeschi rossi, o viceversa.

Adesso che ho una casa e un giardino miei, di tulipani così non ne ho (né li voglio, ché ora prediligo le tinte pastello). Eppure, la passione per questi fiori semplici e meravigliosi rimane, magari sopita o messa un po’ alle strette da tanti altri amori vegetali concorrenti. L’autunno scorso, quasi a dicembre, ho interrato, con molta pomice, sabbia e brecciolino, dei bei bulbi di Tulipa saxatilis ‘Lilac Wonder’ che Valeria, amica e provetta giardiniera, si era procurata a una svendita di fine stagione presso l’ormai leggendario “Floriana Bulbose”. Che dire? Il risultato è commovente e rischia di rinfocolare quell’antica passione, portando a prossimi acquisti compulsivi e – ahimè – scriteriati, vista la carenza endemica di spazio vitale per le piante che affligge il mio fazzoletto. I ‘Lilac Wonder’ sono proprio belli, nella loro leggiadra semplicità, con quei tepali appuntiti e quell’areola giallo zafferano che pare un tuorlo d’uovo.

lilac_wonder_3

lilac_wonder_2

lilac_wonder

saxatilis

Read More