Hortus Incomptus | Piove
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Piove

Il pleure dans mon cœur
Comme il pleut sur la ville;
Quelle est cette langueur
Qui pénètre mon cœur? (Verlaine)

Il giardiniere (l’uomo?) non è mai contento. Se non piove, perché non piove. Se piove, perché piove.

Ho invocato la pioggia per settimane, che adesso mi aduggia e m’inquieta. Piove ormai quasi tutti i giorni da giorni. Rose e peonie pendono grasse e sguaiate come maschere sfatte. Facelie e coriandoli svettavano al cielo ma adesso la pioggia li preme e li alletta pesanti per terra. Arrivano spore di funghi e si posano e aspettano; se ne stanno come in erba l’angue in agguato; al primo sole sarà tutto un fiorire di chiazze e di macchie.

Tolgo dai vasi in balcone le violacciocche, scomposte, sparute, sfiorite. Ne viene un mazzetto, fâné. Mi par degno di foto, così lo immortalo. S’intona col grigio di fuori, di dentro, di tutto. Non mi scuce un sorriso ma solo mestizia. Invocherò adesso il sole, come ho invocato la pioggia. Che tronchi la litania balbuziente di questa tristezza.

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